Si sa, i bambini leggono se in casa ci sono i libri. Si sa, un terzo dei laureati non legge neanche un libro all'anno. Tiriamo fuori le cifre De Mauro sull'analfabetismo di ritorno? I soliti dati sul rapporto proporzionale numero di libri in casa e andamento scolastico? L'esigenza che ogni bambino abbia il proprio spazio di studio e lettura? Diamo tutto pure per scontato. Tutto ciò però, e Istat, e Pisa, e altro, cita un articolo di Casa&Design, inserto multimediale di Repubblica.it a una pagina che purtroppo non riesco più a ritrovare. E allora, ecco la proposta-ad dell'articolo: una bella stanza da protoadolescente di buona famiglia con uno spazio specifico dedicato ai libri, che sia di sollecitazione e augurio. Meraviglioso. E allora quale immagine di stanza proporrà l'articolo?
Al di là del fatto che più che una stanza da ragazzino mi sembra un bagno per disabili; al di là che è l'ipostasi dell'anaffettività; ma questa - dedicando ai libri circa un trecentesimo della parete e un centesimo del poster - dovrebbe essere una stanza che faccia capire quanto sia importante leggere? e questa dovrebbe essere un stanza con tanti tanti tanti libri che facciano sentire a un ragazzino l'avventura della lettura come il proprio mondo?
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