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Non si tratta di recensioni. Non si tratta di novità editoriali. Solo le mie note di letture casuali e ritardatarie, da un giorno in cui ho sentito di averne bisogno, a uno in cui non me ne importerà più.

domenica 15 gennaio 2012

Tolle et nemini legere

Poco si sa della vita di Ugo di San Vittore, uno dei più geniali e creativi intellettuali del Medioevo; se giusti sono i pochi dati della sua scarna biografia, poco più che ventenne compose il Didascalicon, un impressionante compendio metodologico per lo studio, una guida ragionata rivolta ai suoi allievi all’abbazia di San Vittore, e a quelli a ogni distanza di tempo e di spazio. Nondimeno, Ugo di San Vittore, la cui potenza intellettuale lo fece posporre dai contemporanei al solo Agostino di Ippona, deposita nella sua pagina l’ammonimento per chi sia portato a perdersi nella fuga ad infinitum della lettura (V viii).

Bisogna tener presente che le letture possono diventare noiose ed affliggere lo spirito in due modi: per la loro qualità, se sono di difficile comprensione, e per la loro quantità, se sono protratte troppo nel tempo. Riguardo a questi due pericoli è necessario sapersi regolare con grande moderazione, affinché il cibo che abbiamo voluto per nostro nutrimento non abbia a soffocarci. Vi sono alcuni che vogliono leggere ogni scritto; tu non gareggiare con costoro, abbi il senso della misura. Non importa affatto che tu non riesca a leggere tutti i libri. Il numero dei libri è illimitato, tu non cercare l’infinito. (trad. di V. Liccaro)

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