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Non si tratta di recensioni. Non si tratta di novità editoriali. Solo le mie note di letture casuali e ritardatarie, da un giorno in cui ho sentito di averne bisogno, a uno in cui non me ne importerà più.
mercoledì 17 novembre 2010
Non mangiate i frontespizi
Di Saba, si conservano dal liceo tre cose. Il suo stupore alla scoperta che la moglie s’era offesa per essersi presa versoliberamente della vacca e della cagna. Che aveva scritto sonetti sul calcio (Come Leopardi! No, caro: quello era un altro pallone, ma in effetti per saperlo bisogna essere nati un po’ balzani, oppure a Treia e dintorni, che poi non è così diverso). E che a Trieste aveva una libreria antiquaria, la Mayländer. E quindi chi meglio di lui per scrivere Consigli ai bibliofili? E davvero è per bibliofili questo libricino, edizione numerata per i tipi Henry Beyle, su carta Zerkall-Bütten, che segue a R. Carrieri, Il sabato del bibliofilo e G. Papini, Il libraio inverosimile. Libello esile, nella materia e nel contenuto. Ma che ha tutta la lieve piacevolezza di una tranquilla chiacchierata con un vecchio amico in una sala foderata di libri. E l’aneddoto finale – con l’episodio di colui che prima di vendere i libri appena ereditati strappa i frontespizi firmati dal parente perché non si sappia in giro che in famiglia si vendono i libri, che “tanto, questi valgono per il contenuto e non per il frontespizio” – vale davvero il libretto.
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