Quando leggiamo, qualcun altro pensa per noi: noi ripetiamo solamente il suo processo mentale. E' come quando lo scolaro impara a scrivere ripassando con la penna i tratti del maestro. Dunque quando si legge ci è sottratta la maggior parte dell'attività di pensare. Da ciò deriva il sollievo palpabile quando smettiamo di occuparci dei nostri pensieri e passiamo alla lettura. Durante la lettura la nostra testa è proprio un'arena di pensieri sconosciuti. Ma se togliamo questi pensieri, cosa rimane?
A. Schopenhauer, Parerga e Paralipomena, Sulla lettura e sui libri
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